giovedì 24 febbraio 2011

Essere Geografo facendo Geologia

Il breve articoletto che seguirà tenterà di aprire una strada nuova a molti laureati triennalisti in Geografia.
Sappiamo che la Geografia in Italia è ormai vista come “Scienza” secondaria e di poco conto e chi ne è appassionato e ha scelto la via accademica si trova spesso a doversi confrontare con il proprio futuro lavorativo. Molti pensano che questa materia debba restare una semplice passione mentre altri, come noi di Geograficamente, pensano che questa debba essere sfruttata e valorizzata sia nel campo personale sia in quello del lavoro. È per questo che si vuole ora fare presente della possibilità di continuare il percorso di studi (Laurea Magistrale) direzionandosi verso una materia apparentemente molto più scientifica della nostra: la Geologia.
L’Università degli Studi di Ferrara offre un corso di laurea magistrale in Scienze Geologiche, Georisorse e Territorio appartenente alla Facoltà di Scienze m.f.n. aperto oltre che ai Geologi anche ai Geografi e senza dover recuperare debiti formativi.

Si è parlato prima della Geologia come materia apparentemente più scientifica della Geografia in quanto il corso dell’ateneo ferrarese prevede la compilazione di un piano di studio che, se scelto in maniera accurata e con molta attenzione, potrebbe non discostarsi troppo dal nostro mondo geografico (per lo meno della geografia fisica).
Facciamo un piccolo esempio che vuole risaltare l’idea di ciò che si è detto fin’ora. Stiliamo qui un piano di studio ipotetico: oltre che alle materie obbligatorie e strettamente geologiche, tra le quali Vulcanologia, Sedimentologia, Geofisica applicata e Idrogeologia, il piano ti permette di inserire materie tipo Applicazioni GIS alla Cartografia, Tecniche di Telerilevamento, Dinamiche delle Coste, Ecologia, Rischio Climatico più altri 18 CFU da scegliere all’interno dell’offerta di tutto l’Ateneo. Queste ultime materie potrebbero benissimo essere di indirizzo geografico come per esempio Elementi di VIA, Geografia, Pianificazione territoriale, ecc...
Certo, il corso è un corso scientifico e ci vuole l’impegno che questa disciplina richiede, almeno per le materie obbligatorie, ma pensando ad un ipotetico futuro potrebbe valerne la pena. L’ateneo infatti offre la possibilità di partecipare ad un bando che consente a 5 studenti iscritti al I anno di corso di conseguire in accordo con L’Università di Cadice, Spagna una laurea a DOPPIO TITOLO (Master in “GESTION INTEGRADA DE AREAS LITORALES (GIAL)” - Curriculum: “Riesgos e impactos”). È un’opportunità che un Geografo dovrebbe prendere seriamente in considerazione dato che il corso spagnolo è incentrato più su una visione geografica piuttosto che geologica (il presidente del corso è un Geografo). La facoltà spagnola di riferimento infatti non è Scienze m.f.n. ma Scienze del Mare, è un corso incentrato sulle dinamiche costiere con particolare riferimento a quelle spagnole. È da sottolineare che i 5 studenti vincitori del bando riceveranno una borsa di importo non indifferente. Proprio in questo periodo un ragazzo laureato in Geografia dei processi territoriali presso l’Università degli Studi di Padova ed ora iscritto al I anno della magistrale a Ferrara sta usufruendo di questa opportunità. Non preoccupatevi se non sapete lo spagnolo, è previsto un corso intensivo gratuito che si svolgerà prima della partenza.
Esistono anche altre possibilità offerte dall’ateneo come ad esempio quella di poter svolgere l’erasmus oltre che un periodo di ricerca all’estero per svolgere la propria tesi. Quest’ultima è un’opportunità reale in quanto non è la prima volta che uno studente ne usufruisce, tra cui il sottoscritto (ci siamo accordati proprio ora con L’UNIS-The University Centre in Svalbard- il centro di ricerca e Università di Longyearbyen nelle Isole Svalbard, Norvegia per svolgere un periodo di ricerche riguardanti la climatologia, glaciologia e geomorfologia attraverso l’uso della strumentazione GIS per lo svolgimento della mia tesi).

Per concludere possiamo dire che questo corso darebbe la possibilità di mettersi in tasca una laurea scientifica, una laurea a doppio titolo, un’esperienza di ricerca/stage all’estero e la possibilità di potersi iscrivere all’albo dei Geologi previo superamento del relativo esame di Stato. Il corso ti permette di essere Geologo ma con forti basi geografiche le quali ti permetterebbero di rimanere comunque nell’ambiente geografico e di svolgere un lavoro vicino a quest’ultimo.
Possiamo considerare chi esce dall’Università con una laurea triennale in Geografia e una laurea magistrale in Geologia un Geologo con forti basi geografiche ma con una sufficiente conoscenza scientifica da poter spendere in un mondo lavorativo più ampio.

Insomma, per chi si sente un geografo fisico o geomorfologo appassionato di geografia è bene che consulti l'offerta formativa dell'Università di Ferrara. Ecco cosa fare per visionarla: 



1 commento:

  1. Tengo ad informarvi inoltre che esiste un'altra interessantissima novità che riguarda sempre un'altra laurea magistrale. Questa volta a Sien al Centro di Geotecnologie sito a San Giovanni Valdarno.
    Non dovrebbero esserci debiti formativi per i Geografi triennalisti ma solamente una piccola clausola: uscire dalla laurea breve con una votazione minima di 100/110.
    Il corso offre vari curriculum tra i quali quello di GIS e TELERILEVAMENTO.

    Per maggiori informazioni visitate il sito:

    http://www.geotecnologie.unisi.it/index.php?id=255

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