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giovedì 28 giugno 2012

SVEZIA - Ecologia e "fonti di ricchezza"


    Laghetto vicino MediaMarkt, periferia di Uppsala - Marvin Duca   

      Clima ancora tutt’altro che estivo a Uppsala. Pioggia e temperature attorno ai 12°C hanno caratterizzato questi ultimi giorni di giugno. Quando però ogni tanto tra una nuvola e l’altra spunta il sole ci si può permettere di togliersi la giacchetta primaverile e restare a maniche corte, vento permettendo. 

      Nei miei precedenti post ho omesso un piccolo particolare svedese molto curioso. Credo vi sia spesso capitato di trovare in giro per le strade oggetti di ogni genere. Qualcosa tipo una monetina, un accendino, una tessera o quant'altro. Ovviamente questo succede anche qua, solo che quello che trovi si può considerare un tesoro a confronto. Non è uno scherzo, se da noi quando trovi una moneta da 1 euro sei già troppo fortunato qui ti puoi godere il lusso di trovare svariati oggetti di più valore: passiamo dai soliti accendini, monetine e carte a guanti, cappelli, sciarpe per arrivare addirittura a pattini, monopattini, biciclette e ruote di macchina. Sarà che la gente ne ha fin troppe di cose che non sa dove metterle o sarà paragonato al livello di vita tra Italia e Svezia. Si può dire che la qualità di vita più alto lo si riscontri infatti anche dagli oggetti che trovi per strada.

      Passiamo all'ecologia invece. Sappiamo che la pulizia delle strade in Svezia, così come in molti altri paesi dell’Europa settentrionale, è eccellente. Carta, lattine, bottiglie in giro per i viottoli sono quasi fantascienza per le strade di Uppsala. Un motivo più che valido però c’è. Oltre al senso civico e di responsabilità nei confronti dell’ambiente degli abitanti, che è molto alto, un altro fattore che genera questo stato di benessere è dato dal fatto che proprio le lattine e le bottiglie possono essere considerate come “fonte di ricchezza alternativa”, specialmente per i senza tetto. Infatti, in ogni supermercato o centro commerciale presente in città esistono dei centri di raccolta di latta e vetro, ovvero esistono delle macchine automatiche che una volta immesse lattine e bottiglie ti restituiscono soldi. Non è la prima volta che mi capita di essere ad una festa e vedere molte persone, normalmente i senza tetto, perlustrare strade e parchi alla ricerca di lattine e bottiglie vuote. Non solo, ma molte di loro non perdono tempo ad andare dalle persone ubriache per rivendicare, non appena quest’ultime finiscono l’ultimo sorso della loro buonissima birra svedese, la “propria” lattina vuota. Se poi pensate al tasso di persone che ogni giorno si ubriaca qui in Svezia, molto alto ve lo assicuro, vi potete sicuramente immaginare quanto una persona possa ricavarci. 

      Parlando del motivo principale per il quale sono arrivato in Svezia, vi informo che sono ancora dietro a elaborare le immagini con ArcGis 10. Più precisamente ho completato la parte di unione e di ottimizzazione delle immagini utilizzando le apposite funzioni di “Pan-Sharpened” e “Mosaic”. Dopo un’attenta selezione delle immagini sono riuscito a rendere studiabili le immagini degli anni 1984 (ottobre), 1987 (luglio), 1994 (settembre), 1999 (settembre), 2000 (settembre), 2006 (agosto) e 2010 (settembre). Con l’aiuto del professore poi siamo riusciti ad applicare la “supervisor classification” la quale mi ha permesso di separare le aree glaciali dal resto del territorio. Passaggio utile e necessario per calcolarmi tutti i valori che necessitiamo per fare le nostre analisi. Purtroppo però la cosa non è immediata in quanto seppur questa classificazione mi ha permesso di separare i ghiacciai dal resto il suo risultato non è stato molto soddisfacente. In parte è sicuramente dovuto alle ombre normalmente presenti all'interno di immagini satellitari di questo tipo ma in buona parte è dovuto alla presenza, oltre che del ghiaccio, anche di neve (specialmente nelle immagini più vecchie e prese nei mesi di luglio e ottobre, quando ancora la neve non si è sciolta completamente o quando la neve ha riiniziato ad accumularsi). Il mio compito quindi è quello di perfezionare i poligoni corrispondenti ai ghiacciai cercando di omettere tutto ciò che non è ghiaccio e di aggiungere tutto ciò che la supervisor classification non ha riconosciuto come tale. Sembra un lavoro facile e veloce, ma per ogni immagine ci sono più di 30 poligoni da verificare e quasi tutti da ritoccare se non addirittura rifare.  
Ho ricevuto intanto i primi dati inerenti all’ente nazionale svedese per quel che riguarda il bilancio di massa dei ghiacciai svedesi e di alcuni ghiacciai norvegesi. Grazie a questi dati e al completamento del mio lavoro dovrò verificare se esistono relazioni tra la variazione areale dei ghiacciai negli ultimi 30 anni e la variazione del loro bilancio di massa, sia a livello di singolo ghiacciaio che a livello generale. 

      Nel frattempo ho prolungato il mio periodo di soggiorno qui a Uppsala di un ulteriore mese, prevedendo il mio rientro non prima della fine di luglio 2012, azzardando anche l'ipotesi di festeggiare il mio 30esimo compleanno in terra scandinava. 


lunedì 23 aprile 2012

SVEZIA - Nation Card


Strade di Uppsala - Marvin Duca 

Oggi è stato il primo giorno che potrei definire “caldo” da quando sono arrivato in Svezia. Per la prima volta non ho usato ne sciarpa, ne guanti, ne cappello per muovermi a piedi osando pure lasciare aperta la giacca. Solo tre giorni fa però l’inverno era ancora presente, infatti una bella nevicata ha coperto Uppsala di una coltre nevosa di alcuni cm, così come lo fece qualche giorno prima. La temperatura sembra essersi un po' rialzata ma resta sempre non lontana dallo 0, almeno nei valori minimi. La massima invece tocca i 10°C (oggi anche di più). 

Finalmente ho la famosa Nation Card che mi permette di entrare nella maggior parte dei pub più belli della città e di pagare molto meno le bevande. La birra più economica che ho trovato fin’ora è la Falcon (seconda birra più venduta in Svezia) e si trova al Norrlands Nation's Pub al modico prezzo di 23 kr (ca.2,5 euro). La stessa identica birra in un altro Pub che non richiede la Nation's card l’ho pagata 65 kr (ca. 6,7 euro). Per chiunque quindi decida di scegliere Uppsala come meta Erasmus o universitaria deve sapere che avere questa card è molto importante, non solo per la questione economica ma anche per moltissimi altri fattori quali: la possibilità di lavorare per i Nation’s Pub (solitamente in cambio di cibo o entrate gratis in determinati eventi a pagamento), partecipare ad eventi speciali, ad attività sportive, ecc…
La vita notturna qui è molto accesa durante il week-end (venerdì, sabato e domenica) quando sia studenti che dottorandi non hanno impegni universitari. Mi pare di capire che i giorni della settimana sono ben programmati e dedicati interamente al lavoro/studio, il che non permette di uscire spesso la sera. 

Per quel che riguarda il mio lavoro di tesi, oggi ho rivisto il mio coordinatore per fargli vedere il lavoro svolto fin’ora. È sembrato molto contento di quanto sia riuscito a comprendere durante la sua assenza. Abbiamo risolto i miei dubbi riguardo al miglioramento e classificazione delle immagini satellitari e stabilito i prossimi obiettivi. Uno di questi è lo studio del software ENVI che mi permette di cancellare le imperfezzioni dalle immagini meno chiare e risolvere il problema delle nuvole. Dovrò quindi migliorare, classificare le immagini tramite l’NDSI index e riclassificare il risultato ottenuto di una trentina di immagini satellitari. 

Il problema di internet è stato “risolto” grazie ad una mia amica greca che mi ha gentilmente concesso il suo account studente. Nonostante questo sto continuando a cercare di averne uno mio con l’aiuto del professore. 

Stavo quasi dimenticando che tra pochi giorni ci sarà un grande evento qui a Uppsala. La festa universitaria più grande della città (se non della Svezia), Valborg. Eccovi un video girato ed elaborato dalla mia Nation (SNerikes) che vi farà rendere conto di quanta gente ci sarà. Cliccate qui

Per alcune foto della città invece cliccate qui. Altre verranno pubblicate in seguito. 

martedì 10 aprile 2012

SVEZIA - Dal panico al relax


Nevicata del 7 Aprile 2012, Lilla Sunnersta - Marvin Duca 

Temperature ancora invernali e nevicate sparse hanno caratterizzato il tempo meteorologico di questi giorni; atmosfera quindi tutta invernale invece che pasquale. 

L’incontro con il prof posso suddividerlo in 2 momenti importanti: 
  1. il primo è stato abbastanza “traumatico” in quanto l’agitazione ha giocato un brutto ruolo, seppur sono riuscito a comprendere la maggior parte di quello che mi ha detto. L’angoscia mi è salita in quanto non avevo ancora ben chiaro cosa avrei dovuto fare da quel momento in poi. Mi ha spiegato a grandi linee il progetto e a primo impatto l’ho vista come una cosa gigantesca, fuori dalla mia portata.  Mi mancava quel piano di lavoro, tanto sperato, che mi avrebbe fatto tirare un sospiro di sollievo. Nel frattempo mi ha fatto conoscere il dipartimento e l’”Head of the Department”, il quale mi ha accolto molto bene. Devo dire che quel giorno il mio relatore era abbastanza stressato, causa i preparativi per la sua spedizione alle Svalbard (senza neanche farlo apposta). Abbiamo comunque cercato di risolvere il famoso problema dell’internet e ci siamo riusciti solo in parte, in quanto sono ahimè capitato nell'unico dipartimento più rigido, per quel che riguarda le regole, di tutta Uppsala (credo). Non hanno voluto registrarmi nel sistema universitario per nessuna ragione al mondo, neanche sotto richiesta del mio relatore. Alla fine si è creato un account “guest” che però scadrà oggi. Domani dovrei però ricevere un account simile, ma con durata maggiore, oltre che entrare in possesso della tessera che mi permetterà di accedere a tutti gli edifici dell’università, a tutte le ore del giorno, pure nei giorni festivi, e ai laboratori. Succo dell’incontro è che mi sono ritrovato con 2 idee di progetto proposte dal prof.: una prettamente nivologica e l’altra glaciologica;
  2. il secondo momento è stato molto più tranquillo e per fortuna molto più delucidativo. Era il giorno successivo. Finalmente abbiamo stilato un piano di lavoro che mi terrà occupato almeno per le prossime 2 settimane durante l’assenza del professore.

    FINALMENTE!

    Ho optato per l’idea glaciologica, anche perché è un argomento che ho già affrontato nella mia tesi di laurea triennale e del quale mi sento più a mio agio. Anche lui ne è rimasto entusiasta anche perché, essendo un glaciologo, non poteva non essere così. Ecco quindi che mi si vede stilare sotto i miei occhi il famigerato “Work’s plan” che mi ha “salvato la vita”, almeno per i prossimi giorni. Ci sto lavorando tutt’ora e i compiti prefissatemi sono: rinfrescare l’uso di ArcGis, leggere pdf e scaricare immagini LANDSAT.
Detto brevemente il mio lavoro consisterà nel mappare i ghiacciai più significativi della Svezia (che si trovano nella regione di Abisko, vicino a Kiruna) tramite immagini LANDSAT e l’uso del GIS. Per farlo dovrò elaborare e migliorare le immagini satellitari recenti (settembre 2011) ma anche pssate (circa di 30-40 anni fa) tramite apposite funzioni e metodi.
Scopo della tesi è quello di confrontare i risultati ottenuti tramite il nostro metodo di studio (metodo di classificazione “ice and snow index”) con quello effettuato dall’ente nazionale svedese (che ha optato per un metodo diverso), quantificare esattamente quanto i ghiacciai svedesi hanno modificato la propria estensione areale negli ultimi anni ed infine, calcolando area, lunghezza e posizione della loro fronte, trovare una possibile loro correlazione. 

lunedì 2 aprile 2012

SVEZIA - "Il grande Giorno"


Geocentrum, atrio d'ingresso - Marvin Duca 

Ecco che finalmente ho fatto le prime conoscenze. C’è stato un momento nel quale pensavo che Lilla Sunnersta, nonostante i suoi 10 edifici a 2 piani e i suoi numerosi appartamenti, fosse vuoto. Sembrava difficile socializzare con qualcuno al punto tale da farmi credere, anche solo per un attimo, che alle Svalbard ci sarebbe stato sicuramente più movimento. Ecco che invece per pura casualità, passeggiando nel giardino tra le casette rosse, un ragazzo mi saluta e si presenta. È un ragazzo indiano che abita qui da Settembre e studia Biotecnologie a Ingegneria. Mi ha invitato nel suo appartamento per prendere un tè; l’appartamento tipico indiano, modi tipici indiani, molto pacati e gentili, molto ospitali. Ci siamo salutati con la promessa di organizzare, prossimamente, una cena con gli altri inquilini di Lilla.
Prima ancora però ho conosciuto, tramite facebook, un ragazzo italiano che vive proprio sopra di me. Sono stato anche da lui per bere un altro tè. La stessa giornata ho fatto amicizia anche con un ragazzo filippino e con una ragazza uzbeca. 

Grazie a questi incontri sono riuscito ad avventurarmi nella mia prima uscita notturna in un locale carino e particolare alla quale hanno preso parte l’italiano di Lilla, un suo amico e una ragazza greca conosciuta via facebook. Il “Bullit Pub”, detto Rock Cafè, mi sembrava tanto un locale dark anche perché molta della gente che girava in quel posto lo era. La scelta di questo piacevole punto di ritrovo non è stata casuale ma dovuta al fatto che esso non richiede la famosa tessera “the nation”, tessera che solo uno studente di Uppsala può possedere (compresi gli Erasmus). Purtroppo questo sarà per me un altro problema da risolvere in quanto essa ti permette di usufruire di molti sconti sul bere e di poter entrare nella maggior parte dei pubs di Uppsala. Essendo un Placement, e quindi non essendo registrato all’Università di Uppsala, teoreticamente non potrei averne una anche se, per fortuna, ho sentito dire che in qualche modo si dovrebbe poter riuscire a rimediare. Intanto domani, sotto suggerimento di qualche studente e della ragazza greca, anch’essa qui come placement, proverò a chiedere al mio relatore una mano per ottenere questa famigerata “card”; chissà che, come ha fatto il prof. Svedese della ragazza greca, non mi registri all’Università. 

In questo momento mi sto preparando psicologicamente all’incontro di domani col professore anche perché il problemino appena accennato non sarà l’unico problema da risolvere, anzi, sarà forse quello meno rilevante. Devo assolutamente farmi firmare un training agreement che mi permetterà di ricevere la mia borsa di studio, senza della quale sarebbe un grandissimo problema (e meno male che
c’è la nonna altrimenti sarei già in perdita ora). Dopo di  questo dovrò capire in che direzione orientare il mio lavoro di tesi e capire la disponibilità di dati che l’SMHI dovrebbe permetterci di consultare. Oltre a questo si dovrebbero programmare delle uscite sul campo, tra Norvegia e Svezia, e stabilire un mini piano di lavoro sul da farsi (che poi sarebbe il famoso training agreement). 

TO BE CONTINUED ... 

sabato 31 marzo 2012

SVEZIA – primi giorni

Nevicata a Lilla Sunnersta, edificio dove si trova il mio appartamento - Marvin Duca 

Eccoci di nuovo qui. Il risveglio è stato tranquillo e fuori dalla finestra cadeva qualcosa di molto familiare e invernale, nevicava! 30 Marzo 2012, temperatura di 1°C cadono, seppur misti a pioggia, fiocchi di neve. Sensazione bellissima. 

Devo dire che il clima per ora è veramente assurdo. In pochi minuti il tempo cambia totalmente. Ieri ad esempio c’era un bellissimo sole mattutino ma dopo 10 minuti ha fatto spazio alla pioggia. Ha smesso e ha iniziato a nevicare per poi uscire il sole, contemporaneamente. Poco tempo dopo ha iniziato a nevicare per qualche minuto per poi smettere e iniziare a grandinare. Un susseguirsi di tutti gli eventi atmosferici possibili, senza parlare del vento che soffiava abbastanza velocemente.
Stamattina invece, 31 Marzo, ulteriore nevicata ma stavolta più seria. Mentre quella di ieri non si attaccava questa sta ricoprendo tutta l’area dello studentato di una coltre di neve di 1 cm, per ora. E’ in atto una vera e propria tormentina di neve. La temperatura si aggira attorno ai 0°C. 

Nevicata, stradina che porta alla fermata del bus - Marvin Duca 

Ieri sono tornato in centro per continuare a fare qualche spesa necessaria, tra le quali una bicicletta e una chiavetta internet. Grazie all’aiuto della stessa signora che mi ha aiutato durante il mio arrivo ho trovato un biciclettaio che me ne ha venduta una in buone condizioni. Per quanto riguarda internet ho optato per la 3. Ecco che finalmente posso usare internet senza spendere cifre esagerate come ho fatto il primo giorno utilizzando il mio cellulare. 


Gottsunda Centrum - Marvin Duca 

Verso sera, sentendo che c’era un supermercato economico vicino a casa mia, ho raggiunto il Gottsunda Centrum dove al Lidl ho fatto la mia spesona. La strada per arrivare al centro commerciale così come quella per arrivare in centro sembra adatta per perdersi in continuazione, tra ieri e oggi infatti mi sarò perso un bel po’ di volte. La cosa devo dire che non  mi ha dispiaciuto più di tanto in quanto sono finito in dei posti veramente affascinanti, in mezzo al bosco tra alberi e ruscelli. Dalla strada principale in pochi secondi ti puoi ritrovare sommerso dal bosco pensando di essere lontano anni luce da un centro abitato ma subito dopo, appena ripieghi un attimo verso la strada, eccola che riappare. I sentieri tra i boschi continuano poi fino in centro e fino alla mia Università che dista 5,6 Km. 

Sentiero verso il Gottsunda Centrum - Marvin Duca  

La gente lungo queste strade usa fare jogging, correre e andare in bicicletta. Penso proprio che lo farò pure io, è un ambiente che ti invoglia ad uscire. Oggi poi, sotto la neve, potrebbe anche essere suggestivo.

Leggendo un po’ in giro ho scoperto che nel mio studentato esiste una “Community Room” dove posso trovare un tavolo da ping pong. Ho fatto la conoscenza di un ragazzo di Singapore, navigando nella pagina di facebook di Lilla, con il quale dovrei fare 2 palleggi. Oggi credo si andrà in piscina a nuotare, sempre nello stesso centro commerciale dove c’è il Lidl, il Gottsunda Centrum.

Geocentrum - Marvin Duca
Ho fatto un salto pure al Geocentrum, luogo dove incontrerò martedì 3 Aprile il mio relatore di tesi. Devo dire che a primo impatto mi sono un po’ spaventato, ha un’area così professionale e seria che mette quasi angoscia. Ambiente tranquillo, pulito, organizzato dove gli studenti possono studiare tranquillamente e adoperare una cucina tutta per loro. Particolarità del posto è anche la macchinetta del caffè e delle merende che funziona sia a monete che a bancomat. C'è anche la possibilità di riempirsi gratis le bottigliette d'acqua da un apposito rubinetto. 


Bar Geocentrum - Marvin Duca
Nell’entrata principale si può trovare un baretto con un bel po’ di dolci tipici svedesi, caffè, tee, e anche qualcosa per pranzare; e una stazione meteo. 

Stazione Meteo - Marvin Duca 

Non manca altro che vedere la città ora … 

TO BE CONTINUED … 

giovedì 29 marzo 2012

SVEZIA – partenza


Complesso di Lilla Sunnersta da casa mia verso sx (Marvin Duca) 

Ed eccoci finalmente arrivati! Dopo una mattinata all’insegna del primo inconveniente eccomi arrivato a Lilla Sunnersta nel mio appartamento. Eh si, stamattina dopo essermi svegliato alle 8 vado a controllare se il cel era carico dopo che l’avevo messo in carica la sera prima. Il cel non si accendeva e il cavo non lo caricava. Panico totale fin quando dopo una serie di tentativi è ripreso a caricare. Il tempo però non era tanto, mancava poco alla partenza, ma per fortuna il cellulare ha resistito fin al mio arrivo a casa. 

Il volo è stato molto piacevole e proprio li ho fatto le mie prime conoscenze. Il primo di questi è stato quello di una giovane mamma iraniana che ha vissuto in Svezia ed attualmente vive da 12 anni in Italia. Viaggiava con il suo bambino (appena nato praticamente) che affrontava il suo primo viaggio in aereo. Chiacchierando un po’ ho scoperto che in alcuni paesi della Svezia affinchè la popolazione aumenti e così anche l’economia hanno deciso di regalare case terreni a chi decidesse di trasferirsi li per lavoro. Altro fatto molto interessante e particolare è lo spostamento di un intero paese, quello di Kiruna in Lapponia, perché proprio sotto di questo hanno trovato un’enorme miniera di ferro. Tutti sono d’accordo per poter sfruttare questa risorsa molto importante.

L’altro mio incontro è stato quello della signora della reception dell’Accademihotellet, la quale mi ha consegnato le chiavi per il mio appartamento. Dopo essermi presentato mi ha consigliato di lasciare le valigie li e di andare a fare la spesa in quanto nelle vicinanze del mio appartamento non ce ne sono. Seguendo le sue indicazioni sono giunto in centro al centro commerciale ICA. Ho comprato l’esenziale per la sera e la mattina seguente spendendo  210 corone svedesi (ca. 20 euro). Con questi soldi ho  comprato:

1.       2 mozzarelle;
2.       Pizza surgelata;
3.       Latte;
4.       Biscotti;
5.       Formaggio;
6.       Salame:
7.       Carne:
8.       Pane;
9.       Bagno schiuma. 

Tornato indietro per riprendermi le valigie la signora si era dimenticata di dirmi che non aveva biglietti del bus che mi avrebbe poi consentito di raggiungere il complesso di Lilla Sunnersta. Sono quindi dovuto ritornare in centro. Devo dire che non è stato semplice trovare un posto dove vendevano i biglietti del bus. Alla fine dopo un po’ di pazienza e chiedendo anche alla gente del posto ho trovato una specie di tabacchino che ne aveva (25 SEK a biglietto, ca. 2 euro). Una signora mi ha pure detto che il biglietto lo si può comprare tramite cellulare mandando un messaggio al 72472 con scritto “UV”. Ho provato ma non ha funzionato, molto probabilmente perché ancora non ho una sim svedese (obiettivo di oggi).
Al mio rientro in hotel la signora così gentile mi ha proposto di fermarmi li a bere un caffè e mangiare dei buonissimi biscotti al cioccolato e, per scusarsi di non avermi avvertito dei biglietti, ha chiesto a suo marito di accompagnarmi in macchina fino a casa. I biscotti erano veramente buoni e il marito era molto simpatico. 

A bordo di una volvo enorme di quelle vecchie sono quindi arrivato, FINALMENTE, a destinazione. Sono partito a Milano alle 12.50 e ho aperto casa alle 19. 

Complesso di Lilla Sunnersta da casa mia difronte (Marvin Duca) 

Complesso di Lilla Sunnersta da casa mia verso destra (Marvin Duca) 

L’appartamento è carino e spazioso, dotato di pentole e coperte, tv e poltrona, pieno di prese. Il letto è comodo, la cucinetta è funzionale e il bagno spazioso. Dimenticavo, bevendo l’acqua del rubinetto sembra di berla direttamente dalla fonte, come quella di un fiume.

Come prima impressione della città e della gente locale devo dire che è veramente ottima e piena di buone speranze. La città sembra molto bella e tenuta bene.

Non posso dire altro anche perché sono appena arrivato, ma prossimamente potrò sicuramente sbilanciarmi di più. Pubblicherò pure delle foto. 

Obiettivo per ora è quello di conoscere il più gente possibile per rendere ancora più piacevole il mio soggiorno qui a Uppsala. 

Oh....intravedo i primi vicini....al prossimo articolo ... TO BE CONTINUED... 

lunedì 26 marzo 2012

Viaggio in Svezia - Preparativi


Suspance, burocrazia, concorsi, litigi, attese, cambi di piani ecco il mix di emozioni e degli avvenimenti che mi hanno accompagnato nella parte di preparazione al mio viaggio. Partito con l'obiettivo Svalbard ho dovuto piegare verso la Svezia. Ebbene si, dopo un anno e mezzo quasi di conferme sia da parte del prof italiano che di quello "svalbardiano" quest'ultimo ha deciso, per motivi che non sto a spiegarvi ora, di tirarsi indietro. 

Ecco che quindi Uppsala sarà la mia città di base da dove partirò, equipaggiato di tutto ciò che normalmente qui è consono quasi solo d'inverno, verso le Alpi  Svedesi. Il mio obiettivo infatti sarà quello di compiere qualche misurazione sulle stazioni meteo-nivologiche d'interesse che utilizzerò per svolgere la mia tesi di laurea magistrale. Le mete esatte non le conosco ancora, potrebbe essere nei dintorni di Sälen-Högfjällshotellet, nella parte meridionale del paese, in quelli di Gäddede, nella parte centrale o, meglio ancora, in quelli di Katterjåkk, nella parte più settentrionale. 

Alpi Svedesi - (http://www.smhi.se/en/Weather/Sweden-weather/Mountain-observations 26.03.2012 ore 08.10) - Ecco i nomi delle località dove potrò fare qualche misurazione; potete localizzare i comprensori guardando i punti sulla carta corrispettivi delle località elencate, partite dal basso per i comprensori più a sud e proseguite man mano verso l'alto per quelli  più a nord 

Uppsala con i suoi ca. 151.000 abitanti fa di se la quarta città svedese, sita nella regione dello Sveland a 70 km a nord di Stoccolma, capoluogo della contea di Uppsala (Uppsala län). Città particolare e molto bella che nonostante un grave incendio avvenuto attorno al 1700 conserva ancora oggi molti edifici storici tra cui la casa e il giardino di Carlo Linneo, uno dei più famosi studiosi dell'università. 

L'Università di Uppsala (www.uu.se) è la più antica di tutta la Scandinavia ed è tra le prime 100 nel Ranking delle migliori università del mondo. Sarà proprio questa ad ospitarmi e sarà proprio li dove spero di usare qualche buon laboratorio e di conoscere tanta nuova gente e tanti professori

Lilla Sunnesrsta - (http://www.uaf.uu.se/index.php?pageId=29  26.03.2012 ore 8.26) 

Il mio alloggio sarà lo studentato "Lilla Sunnesrsta", sito in mezzo al bosco e vicino ad un lago (lago di  Ekoln). Non è un vero e proprio studentato o per lo meno non lo è come noi lo intendiamo. Infatti esso consiste in un complesso di piccole casette rosse dai tetti a punta dove ogni studente ha un appartamento tutto per se. Certo, tutte queste case sono solo per studenti e dottorandi (http://www.uaf.uu.se/index.php?pageId=29). 

La mia tesi verterà su argomenti quali la nivologia, la geomorfologia, la climatologia (chissà qualcosa di glaciologia) con l'ausilio della piattaforma GIS e del Remote Sensing. I dettagli non li so ancora ma spero di scoprirli presto una volta arrivato in città e dopo aver incontrato il mio relatore estero. 

Partirò il 28 Marzo da Milano Linate alle 12.30 per arrivare a Stoccolma Airlanda alle 15.30 da dove prenderò il bus, dotato di connessione a internet gratis, che mi porterà a Uppsala. Una volta arrivato dovrò recarmi all'"Akademikhotellet" dove mi aspettano per ritirare le chiavi delle casa e dopo mi restano 5 km per raggiungere il complesso di Lilla Sunnersta. 

La valigia è pronta, i documenti pure, manca il bagaglio a mano, il notebook Sony Vaio S, e ancora un po' di coraggio. 

Dimenticavo la cosa più importante: il clima. Ebbene, si prevede al mio arrivo tempo piovoso e il 31 marzo e la prima settimana di Aprile si prevedono delle nevicate. Quindi si ritorna all'inverno. 


Vi terrò aggiornato sicuramente