Potrebbe essere banale dirlo, potrebbe non colpire la vostra sensibilità, potrebbe essere solo una cosa scontata o potrebbe semplicemente non interessarvi, ma trovo comunque doveroso e importante ricordarvi quanto l'acqua deve essere considerata come un bene prezioso, senza il quale noi non potremmo sopravvivere.
Non è un problema piccolo e neanch tanto lontano, è presente pure qui da noi come quando nel 2003 in quella fatitica estate estremamente secca e cada l'acqua “non usciva più” dai nostri rubinetti!
Prendendo spunto da una lezione impartita dalla mia professoressa di Idrogeologia Applicata provo a riassumervi brevemente quanto ho appreso.
Iniziamo a porci delle domande:
Ma da dove arriva l'acqua che beviamo? Quanta ne consumiamo ma sopratutto quanta sarebbe sufficiente alla nostra sopravvivenza? Quanto la paghiamo?
Capiamo intanto quale acqua di tutte quelle che disponiamo sulla Terra possiamo realmente utilizzare.
Di tutta l'acqua degli oceani e dei mari solo il 2,59% è dolce. Di questa però ben il ca. 70% è sotto forma di ghiaccio (calotte glaciali) e quindi NON UTILIZZABILE. Nel restante 30% di queste si distinguono 2 categorie: le acque sotterranee, ca. 29%, e le acque superficiali (laghi e umidità del suolo), ca. 0,014%. Ci rendiamo conto quindi che tutto sommato l'acqua a nostra disposizione è molto poca rispetto alla quantità totale che si trova sul nostro pianeta. Sapendo inoltre benissimo qual'è la condizione dei nostri fiumi per quanti riguarda l'inquinamento, non c'è da stupirsi che ormai la principale risorsa idrica potabile viene ricercata nelle acque sotterranee (dopo ovviamente essere potabilizzata).
Dato che questa non vuole essere una lezione dettagliata di come si fa a potabilizzare l'acqua passiamo a dare qualche dato importante e significativo per meglio capire quanto fin'ora detto e per rispondere alle domande di prima.
L'uomo per sopravvivere ha bisogno di 5 litri di acqua al giorno. In realtà si dice che in media un europeo consuma 150/200 litri di acqua al giorno (uno della Florida anche 500 litri). Questo senza calcolare l'acqua utilizzata per l'agricoltura e l'industria!
INSOMMA, molta di più di quanta sarebbe sufficiente per sopravvivere (almeno 40 volte di più).
Se pensiamo che questo è solo l'utilizzo diretto di questa risorsa allora si che la cosa inizia a preoccuparci. Esiste infatti anche la via indiretta del consumo ovvero non quella che esce dal rubinetto ma quella usata a scopi commerciali nonchè nutrizionali. Eccovi alcuni esempi:
- per fare 1 Kg di pane si utilizzano 3 litri di acqua;
- per 1 Kg di tonno in scatola se ne utilizzano 60;
- per 1 Kg di manzo dai 20.000 ai 100.000;
Mi sembra una quantità enorme!!! Non credete?
Passiamo al prezzo: in Italia l'acqua la paghiamo 0,72 euro al m3 (media delle regioni) anche se è previsto che tra 25 anni si avrà un incremento del doppio arrivando quindi a 1,54 euro al m3. Giusto per fare un confronto con gli altri nostri Stati vicini in Germania attualmente la pagano 1,78 euro al m3, prezzo già superiore a quello stimato in Italia.
Facciamo due calcoli, pensiamo un pochetto e arriveremo alla conclusione che il costo dell'acqua qui è veramente irrisorio, specialmente se ci ricordiamo che questa è un bene prezioso. Ricordate le percentuali esposte all'inizio di questo articoletto. Molti di noi, sottoscritto incluso, magari non fanno caso a tutto questo e pensano che le risorse siano infinite. Come avete visto non è proprio così!
Chissà forse l'unico modo per cambiare questo trend negativo è aumentare il prezzo così tanto affinchè tutti, badando al proprio portafoglio, cerchino di sprecare meno gocce possibili. Ripeto, un italiano in media spende ca. 40 euro all'anno. Veramente pochissimo.
Non preoccupatevi però, non è solo nostra la colpa dello spreco ma anche delle tubature che ci portano l'acqua in casa nostra. Sempre prendendo i dati dalla lezione di Idrogeologia posso dire che in media, sempre in Italia, il 25% di questo bene prezioso viene disperso sotto terra per perdite da parte dei tubi (in certe regioni anche il 46%). Calcolate inoltre che quest'acqua persa è già stata potabilizzata e quindi pagata da noi.
Mi sto prolungando un po' troppo e per questo mi fermo qui sperando che sia servito a farvi crescere quel piccolo sentimento di amore verso il nostro piccolo grande pianeta sul quale viviamo e sopratutto quel senso di responsabilità nell'utilizzo del nostro più grande bene, l'acqua.
Fonti: lezione di Idrogeologia Applicata, slide professoressa; Civita, Idrogeologia Applicata ed ambientale - Ambrosiana
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