Nei
primi abbiamo un'infinità di forme. Troviamo i biosomi se
siamo in presenza di un guscio preservato nella sua completezza e i
bioclasti se siamo in presenza di gusci frammentati.
Nei
grani non scheletrici distinguiamo:
i
grani detritici, che
si dividono in intra e extraclasti;
i
peloidi, che sono
grani di carbonato di calcio microcristallino di varia origine (da
processi di arrotondamento o micritizzazione);
i
grani rivestiti, che
sono ooidi, oncoidi e pisoidi che se sono fatti da alghe rosse
vengono chiamati rodoliti;
i
grani aggregati, che
vengono racchiusi nel gruppo dei lumps
(grapestone,
grani di qualsiasi tipo legati da cemento).
Nel
cretaceo superiore sono abbondanti le rubiste (grani
scheletrici) mentre nel luteziano troviamo i forammiferi
bentonici.
Sono
importanti perchè ci danno indicazioni sul contesto nel quale si
sono formati, sul perido di formazione e sul clima.
Boundstone:
roccia biocostruita in cui i componenti finali si sono legati assieme
al momento della deposizione.
Grani
detritici
Si
dividono in:
Intraclasti, quelli legati alla rottura di un sedimento
penecontemporaneo ovvero che hanno la stessa età (frammenti di
fango carbonatico, quando il mare va in secca e si ritira si
accumula il sedimento fine, mar creps);
Extraclasti: derivano da rocce più antiche già consolidate.
Come
distinguo questi al microscopio? Solo se ho indizi sull'età.
Pelodi
Grani
di carbonato microcristallino, arrotondati e privi di struttura
interna. Sono tondeggianti o leggermente allungati fatti di micrite.
È un termine generico che non ci permette di capire di che tipo
sono. In alcuni casi però possiamo riconoscere il processo che ha
creato i peloidi.
Comunque,
il risultato finale è il pellets che a sua volta può essere
il risultato di un forammifero qualsiasi in cui ci sono intromessi
degli organismi che vanno a perforare il guscio (alghe, ecc...)
formando un frammento allungato o tondeggiante privo di struttura
interna e pieno di micrite. Nelle Bahamas troviamo le sabbie a
peloidi (fecal pellets). Quest'ultimi possono essere molto
grandi.
I
peloidi sono grani fatti da fango carbonatico.
Deposito
gradato: ordinato, composto da grani più grandi allam base e via
via meno andando verso l'alto. Il più famoso deposito di questo tipo
è la torbidite. Questo deposito indica che siamo in presenza
di molta un'energia e di molta dinamicità nel meccanismo di
trasporto che ha depositato questi grani (correnti fluviali,
tempeste, correnti oceaniche).
Nella
formazione dei peloidi abbiamo quindi dei processi di
micritizzazione: escavazione → riempimento → micritizzato.
I
peloidi si trovano nelle zone inter e sopratidale e qualche volta
anche nelle zone lagunari.
Grani rivestiti
Ooidi, grani rivestiti che si formano in ambiente marino,
hanno un nucleo circondato da accrescimenti di cemento
microcristallino circolari regolari;
Pisoidi,
legati a contesti diagenetici o fuori dall'acqua (pisoliti);
Oncoidi,
2-10 cm, hanno un nucleo circondato da accrescimenti di cemento
microcristallino irregolari (come fare un pupazzo di neve).
Sono
praticamente grani di carbonato di calcio di varie forme legati
assieme da cementi e organismi incrostanti (nel caso degli oncoidi).
Hanno dimensioni che variano da pochi mm (ooidi) fino a qualche cm
(oncoidi).
Secondo
Tucker se gli ooliti sono superiori ai 2 mm si deve parlare di
pisoidi ma si preferisce fare una distinzione generica.
Attualmente
gli ooidi hanno composizione aragonitica che precipita regolarmente
formando appunto cerchi quasi con centrici. Ma come faccio a far
precipitare omogeneamente il cemento microcristallino e quindi in
questo caso l'aragonite? Bisogna che qualcosa porti in sospensione
questi granellini e poi, se ce una composizione aragonitica, questa
precipita sulla parte esterna. Così si creano gli ooliti che si
trovano sui bordi delle piattaforme dove c'è maggiore energia
(arriva l'onda, porta tutto in sospensione, riprecipitano un po' di
aghetti di aragonite e vanno sul fondo).
Spesso
però abbiamo precipitazione di microorganismi. La
microstruttura in questo caso è una struttura disciolta e
ricementata oppure composta da lamine concentriche con i bordi
micritizzati oppure una disposizione di cristalli aragonitici
tangenziali rispetto ???.
Le
ooliti sono confettini bianchissime (spiagge bianche, fine, Golfo
persico). In sezione sottile hanno un nucleo circondato da vortici
elicoidali. Possono avere forma sferica o leggermente allungata.
Se
il rivestimento esterno è sottile si parla di ooliti
superficiali.
Gli
ooidi tangenziali hanno una mineralogia dei cristalli fatta
principalmente di aragoniti. Siamo infatti nel periodo aragonitico.
Se andiamo nel golfo persico o nelle Bahamas abbiamo questo tipo di
ooliti che ci indicano un ambiente a salinità normale (marino) ad
alta energia. Praticamente s spiagge soggette a correnti tidali che
fanno muovere frequentemente questi tipi di depositi.
Nella
struttura radiale la composizione è ricca di magnesio e si
trovano nei depositi antichi. Questi si trovano spesso nel jurassico
superiore. Ce ne sono anche ora però queste in genere ci indicano
condizioni di salinità molto elevata e bassa energia. È molto
difficile sapere il contesto paleoambientale.
Sabbie
relitte: non sono in formazione attuale, deposte quindi in un
contesto precedente e quindi diverso (Brasile).
Per
distinguere i grani rivestiti bisogna vedere la geometria degli
accrescimenti. Se è regolare sono ooidi altrimenti oncoidi. Altro
parametro importante è la dimensione (mm e cm, vedi sopra).
Sono
importanti perché ci danno indicazioni sul luogo di formazione, sul
loro processo di deposizione, utili per trovare il petrolio,
individuare dove c'è porosità, importanti dal punto di vista
applicativo insomma. I tipi di grani, infine, ci possono dare
indicazioni anche sulla paleoecologia (alghe rosse).
Briozoi:
vivono sia in zone di luce che in zone senza luce. Anche queste cose
ci danno indicazioni sulla zonazione.
Passando
ai pisoidi questi hanno granuli più grandi, strutture simili alle
ooliti ma sono depositi marini (grotte, soggetti termali, ecc...). In
alcuni casi possono essere irregolari e diventa difficile
distinguerli dagli oncoidi. Però, se si guarda attentamente il
rivestimento si vede che a differenza degli oncoidi sono abbastanza
regolari.
Sono
frequenti nelle zone sopratidali legati a processi diagenetici.
Grani aggregati
Dimensioni
variabili, divisi in lumps
che si dividono in grapestone e bat rival lumps. I lumps sono
aggregati di vario tipo, come grani bioclastici legati da cemento. I
bot rival hanno granuli legati tra di loro e a loro volta rivestiti
da detrito, da calcite.
Questi
grani si formano quando ad esempio grani cementati vengono
frammentati, detti quindi lumps generici; quando i punti di
contatto sono cementati sono detti grapestone e quando sono
rivestiti si chiamano bot rival.
Si
trovano nelle zone di laguna (bassa energia).
Matrice
Non
ci si riesce a mettere d'accordo Dubbio se il termine matrice o
matrice micritica è quello che noi chiamiamo fango carbonatico. Le
dimensioni di quest'ultimo sono 62 µm.
In genere la vera e propria matrice carbonatica dovrebbe essere
quella con cristalli di carbonato di calcio minori di 4 µm,
la vera e propria micrite (fango carbonatico o microspare). A volte
però non è semplice riconoscerla.
Formazione:
può formarsi tramite precipitazione diretta di carbonato
microcristallino, se vado a rompere una struttura fine (alghe
calcaree) → processi di disgregazione, processi di erosione
meccanica (organismi che raschiano grani preesistenti), altri
processi diagenetici (microsparite con la precipitazione di cemento)
oppure alcuni tipi di bioclasti potrebbero avere già la dimensione
della micrite.
Ci
sono anche dei pesci che formano nella loro pancia degli aghetti di
carbonato di calcio che rilasciano poi con le feci nel mare e
producono una buona quantità di fango carbonatico presenti
nell'oceano (già dal jurassico).
Al
microscopio è scura, è una pasta di fondo che si lascia passare
dalla luce, più la sezione è spessa meno luce passa e più è
scura.
La
troviamo difficilmente in zone ad alta energia e quindi si accumulano
in zone lagunari e nei depositi pelatici (la maggior parte dei
sedimenti fangosi delle Bahamas è fatto da un certo tipo di alga
verde, penicilius).
Fonti: appunti tratti dalle lezioni del corso di Sedimentologia (Scienze Geologiche) - Università degli Studi di Ferrara