lunedì 23 aprile 2012

SVEZIA - Nation Card


Strade di Uppsala - Marvin Duca 

Oggi è stato il primo giorno che potrei definire “caldo” da quando sono arrivato in Svezia. Per la prima volta non ho usato ne sciarpa, ne guanti, ne cappello per muovermi a piedi osando pure lasciare aperta la giacca. Solo tre giorni fa però l’inverno era ancora presente, infatti una bella nevicata ha coperto Uppsala di una coltre nevosa di alcuni cm, così come lo fece qualche giorno prima. La temperatura sembra essersi un po' rialzata ma resta sempre non lontana dallo 0, almeno nei valori minimi. La massima invece tocca i 10°C (oggi anche di più). 

Finalmente ho la famosa Nation Card che mi permette di entrare nella maggior parte dei pub più belli della città e di pagare molto meno le bevande. La birra più economica che ho trovato fin’ora è la Falcon (seconda birra più venduta in Svezia) e si trova al Norrlands Nation's Pub al modico prezzo di 23 kr (ca.2,5 euro). La stessa identica birra in un altro Pub che non richiede la Nation's card l’ho pagata 65 kr (ca. 6,7 euro). Per chiunque quindi decida di scegliere Uppsala come meta Erasmus o universitaria deve sapere che avere questa card è molto importante, non solo per la questione economica ma anche per moltissimi altri fattori quali: la possibilità di lavorare per i Nation’s Pub (solitamente in cambio di cibo o entrate gratis in determinati eventi a pagamento), partecipare ad eventi speciali, ad attività sportive, ecc…
La vita notturna qui è molto accesa durante il week-end (venerdì, sabato e domenica) quando sia studenti che dottorandi non hanno impegni universitari. Mi pare di capire che i giorni della settimana sono ben programmati e dedicati interamente al lavoro/studio, il che non permette di uscire spesso la sera. 

Per quel che riguarda il mio lavoro di tesi, oggi ho rivisto il mio coordinatore per fargli vedere il lavoro svolto fin’ora. È sembrato molto contento di quanto sia riuscito a comprendere durante la sua assenza. Abbiamo risolto i miei dubbi riguardo al miglioramento e classificazione delle immagini satellitari e stabilito i prossimi obiettivi. Uno di questi è lo studio del software ENVI che mi permette di cancellare le imperfezzioni dalle immagini meno chiare e risolvere il problema delle nuvole. Dovrò quindi migliorare, classificare le immagini tramite l’NDSI index e riclassificare il risultato ottenuto di una trentina di immagini satellitari. 

Il problema di internet è stato “risolto” grazie ad una mia amica greca che mi ha gentilmente concesso il suo account studente. Nonostante questo sto continuando a cercare di averne uno mio con l’aiuto del professore. 

Stavo quasi dimenticando che tra pochi giorni ci sarà un grande evento qui a Uppsala. La festa universitaria più grande della città (se non della Svezia), Valborg. Eccovi un video girato ed elaborato dalla mia Nation (SNerikes) che vi farà rendere conto di quanta gente ci sarà. Cliccate qui

Per alcune foto della città invece cliccate qui. Altre verranno pubblicate in seguito. 

martedì 10 aprile 2012

SVEZIA - Dal panico al relax


Nevicata del 7 Aprile 2012, Lilla Sunnersta - Marvin Duca 

Temperature ancora invernali e nevicate sparse hanno caratterizzato il tempo meteorologico di questi giorni; atmosfera quindi tutta invernale invece che pasquale. 

L’incontro con il prof posso suddividerlo in 2 momenti importanti: 
  1. il primo è stato abbastanza “traumatico” in quanto l’agitazione ha giocato un brutto ruolo, seppur sono riuscito a comprendere la maggior parte di quello che mi ha detto. L’angoscia mi è salita in quanto non avevo ancora ben chiaro cosa avrei dovuto fare da quel momento in poi. Mi ha spiegato a grandi linee il progetto e a primo impatto l’ho vista come una cosa gigantesca, fuori dalla mia portata.  Mi mancava quel piano di lavoro, tanto sperato, che mi avrebbe fatto tirare un sospiro di sollievo. Nel frattempo mi ha fatto conoscere il dipartimento e l’”Head of the Department”, il quale mi ha accolto molto bene. Devo dire che quel giorno il mio relatore era abbastanza stressato, causa i preparativi per la sua spedizione alle Svalbard (senza neanche farlo apposta). Abbiamo comunque cercato di risolvere il famoso problema dell’internet e ci siamo riusciti solo in parte, in quanto sono ahimè capitato nell'unico dipartimento più rigido, per quel che riguarda le regole, di tutta Uppsala (credo). Non hanno voluto registrarmi nel sistema universitario per nessuna ragione al mondo, neanche sotto richiesta del mio relatore. Alla fine si è creato un account “guest” che però scadrà oggi. Domani dovrei però ricevere un account simile, ma con durata maggiore, oltre che entrare in possesso della tessera che mi permetterà di accedere a tutti gli edifici dell’università, a tutte le ore del giorno, pure nei giorni festivi, e ai laboratori. Succo dell’incontro è che mi sono ritrovato con 2 idee di progetto proposte dal prof.: una prettamente nivologica e l’altra glaciologica;
  2. il secondo momento è stato molto più tranquillo e per fortuna molto più delucidativo. Era il giorno successivo. Finalmente abbiamo stilato un piano di lavoro che mi terrà occupato almeno per le prossime 2 settimane durante l’assenza del professore.

    FINALMENTE!

    Ho optato per l’idea glaciologica, anche perché è un argomento che ho già affrontato nella mia tesi di laurea triennale e del quale mi sento più a mio agio. Anche lui ne è rimasto entusiasta anche perché, essendo un glaciologo, non poteva non essere così. Ecco quindi che mi si vede stilare sotto i miei occhi il famigerato “Work’s plan” che mi ha “salvato la vita”, almeno per i prossimi giorni. Ci sto lavorando tutt’ora e i compiti prefissatemi sono: rinfrescare l’uso di ArcGis, leggere pdf e scaricare immagini LANDSAT.
Detto brevemente il mio lavoro consisterà nel mappare i ghiacciai più significativi della Svezia (che si trovano nella regione di Abisko, vicino a Kiruna) tramite immagini LANDSAT e l’uso del GIS. Per farlo dovrò elaborare e migliorare le immagini satellitari recenti (settembre 2011) ma anche pssate (circa di 30-40 anni fa) tramite apposite funzioni e metodi.
Scopo della tesi è quello di confrontare i risultati ottenuti tramite il nostro metodo di studio (metodo di classificazione “ice and snow index”) con quello effettuato dall’ente nazionale svedese (che ha optato per un metodo diverso), quantificare esattamente quanto i ghiacciai svedesi hanno modificato la propria estensione areale negli ultimi anni ed infine, calcolando area, lunghezza e posizione della loro fronte, trovare una possibile loro correlazione. 

lunedì 2 aprile 2012

SVEZIA - "Il grande Giorno"


Geocentrum, atrio d'ingresso - Marvin Duca 

Ecco che finalmente ho fatto le prime conoscenze. C’è stato un momento nel quale pensavo che Lilla Sunnersta, nonostante i suoi 10 edifici a 2 piani e i suoi numerosi appartamenti, fosse vuoto. Sembrava difficile socializzare con qualcuno al punto tale da farmi credere, anche solo per un attimo, che alle Svalbard ci sarebbe stato sicuramente più movimento. Ecco che invece per pura casualità, passeggiando nel giardino tra le casette rosse, un ragazzo mi saluta e si presenta. È un ragazzo indiano che abita qui da Settembre e studia Biotecnologie a Ingegneria. Mi ha invitato nel suo appartamento per prendere un tè; l’appartamento tipico indiano, modi tipici indiani, molto pacati e gentili, molto ospitali. Ci siamo salutati con la promessa di organizzare, prossimamente, una cena con gli altri inquilini di Lilla.
Prima ancora però ho conosciuto, tramite facebook, un ragazzo italiano che vive proprio sopra di me. Sono stato anche da lui per bere un altro tè. La stessa giornata ho fatto amicizia anche con un ragazzo filippino e con una ragazza uzbeca. 

Grazie a questi incontri sono riuscito ad avventurarmi nella mia prima uscita notturna in un locale carino e particolare alla quale hanno preso parte l’italiano di Lilla, un suo amico e una ragazza greca conosciuta via facebook. Il “Bullit Pub”, detto Rock Cafè, mi sembrava tanto un locale dark anche perché molta della gente che girava in quel posto lo era. La scelta di questo piacevole punto di ritrovo non è stata casuale ma dovuta al fatto che esso non richiede la famosa tessera “the nation”, tessera che solo uno studente di Uppsala può possedere (compresi gli Erasmus). Purtroppo questo sarà per me un altro problema da risolvere in quanto essa ti permette di usufruire di molti sconti sul bere e di poter entrare nella maggior parte dei pubs di Uppsala. Essendo un Placement, e quindi non essendo registrato all’Università di Uppsala, teoreticamente non potrei averne una anche se, per fortuna, ho sentito dire che in qualche modo si dovrebbe poter riuscire a rimediare. Intanto domani, sotto suggerimento di qualche studente e della ragazza greca, anch’essa qui come placement, proverò a chiedere al mio relatore una mano per ottenere questa famigerata “card”; chissà che, come ha fatto il prof. Svedese della ragazza greca, non mi registri all’Università. 

In questo momento mi sto preparando psicologicamente all’incontro di domani col professore anche perché il problemino appena accennato non sarà l’unico problema da risolvere, anzi, sarà forse quello meno rilevante. Devo assolutamente farmi firmare un training agreement che mi permetterà di ricevere la mia borsa di studio, senza della quale sarebbe un grandissimo problema (e meno male che
c’è la nonna altrimenti sarei già in perdita ora). Dopo di  questo dovrò capire in che direzione orientare il mio lavoro di tesi e capire la disponibilità di dati che l’SMHI dovrebbe permetterci di consultare. Oltre a questo si dovrebbero programmare delle uscite sul campo, tra Norvegia e Svezia, e stabilire un mini piano di lavoro sul da farsi (che poi sarebbe il famoso training agreement). 

TO BE CONTINUED ...