giovedì 17 gennaio 2013

Appunti di Sedimentologia - GLI AMBIENTI DI TRANSIZIONE


Fonte: http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=611&s=18&v=9&c=5162&na=1&n=10 (17.01.2013 ore 11.59) 

Tra gli ambienti di transizione riconosciamo: 

  1. IL SISTEMA DELTIZIO
  2. IL SISTEMA TIDALE
  3. IL SISTEMA COSTIERO (SPIAGGE); 
  4. IL SISTEMA ISOLA BARRIERA-LAGUNA

Gli ambienti di transizione sono pertanto quelle zone di confine tra l’ambiente marino e l’ambiente continentale, ossia zone abbastanza ristrette dove si ha l’interazione di diversi processi: i fiumi, il moto ondoso e le maree. 

È proprio in funzione dell’interazione tra l’apporto di sedimento e la sua distribuzione ad avere dei processi fluviali, marini e tidali che sviluppano questi ambienti di transizione, secondo lo schema sotto riportato. 

Fonte: appunti del dott. Gilberto Cerasuolo 

Quindi: 

  • I sistemi deltizi si sviluppano ad opera di processi fluviali, a loro volta classificabili per l’interazione dei 3 processi costieri; 
  • Gli estuari sono strettamente legati sia al potere dei fiumi che all’incremento tidale, e si sviluppano soprattutto in ambienti meso e macrotidali; 
  • Le spiagge sono fortemente condizionate dai processi marini, e si sviluppano prevalentemente in ambienti microtidali; 
  • Il sistema isola barriera-laguna è condizionato sia dai processi di apporto fluviale che dai processi marini, e anch’esso si sviluppa prevalentemente in ambiente microtidale. 


È importante fare anche un altro tipo di distinzione: 
  • Tidal flats, delta e standplan (spiagge) sono strutture progradanti; 
  • Gli estuari (sia wave che tide dominated) e i sistemi isola barriera-laguna sono strutture trasgressive, che si sviluppano all’interno della linea di costa. 


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