giovedì 17 gennaio 2013

Appunti di Sedimentologia - IL SISTEMA DELTIZIO


Fonte: http://win.liceoariosto.it/unpodiparco/parcoreg.htm (17.01.2013 ore 12.35) 

Per delta si definisce una protuberanza della linea di costa che si forma nel punto in cui un fiume sfocia in mare o in un lago. Il fiume, sfociando in uno spazio ampio, perde gradualmente la sua competenza, ossia diminuzione della capacità di trasporto, e deposita i materiali portati in carico a seconda della loro granulometria, generando un delta. 

I caratteri generali di un delta sono: 

  • Gradienti molto bassi --> controllato dal livello base del corso d’acqua (es.: un innalzamento del livello base provocherà una diminuzione della pendenza e quindi della velocità; e pertanto una capacità di trasporto minore); 
  • Flusso canalizzato che perde energia per espansione
  • Canale principale che si divide in numerosi canali distributori
  • Migrazione dei canali distributori
  • Frequenti fenomeni di crevarsing e avulsione
  • Progradazione

I fattori di controllo dei sistemi deltizi sono: 
  • Tettonica; 
  • Clima; 
  • Eustatismo. 

Pertanto è un sistema molto dinamico, sensibile a maree, apporto sedimentario, onde e profondità del bacino. 

La zonazione di un delta è così costituta: 

  • La piana deltizia (delta plain) --> è la parte emersa del delta, composta da canali distributori attivi e inattivi, e delle zone tra essi (baie, piane, argini, paludi, ecc…); 
  • La fronte deltizia (delta front) --> è la parte sommersa del delta che comprende la barra di foce e gli argini subacquei. Il sedimento viene rimaneggiato da onde e maree; 
  • Il prodelta --> la zona che viene interessata dal deposito dei sedimenti fini e non interessata da onde e maree. Frequentemente soggetta ai processi gravitativi. 

CLASSIFICAZIONE 


Fonte: appunti del dott. Gilberto Cerasuolo 

In base ai processi dominanti che insistono in un ambiente di transizione (moto ondoso, fiumi e maree), possiamo classificare i delta in 3 tipologie: 

  1. RIVERDOMINATED o DELTA DIGITATO --> il fronte del delta è controllato dal fiume. Si origina un corpo deltizio che assomiglia ad una piana alluvionale da cui partono e si estendono i rami distributori. Il controllo della deposizione ad opera del fiume genera forti turbolenze, con attriti sul fondo e conseguente diminuzione della velocità e un trasporto prevalentemente in sospensione. Distinguiamo un prodelta poco inclinato e con sedimenti fini (Bottonset), poi un fronte deltizio (o barra di fice) con inclinazioni variabili e granulometrie sabbiose (foreset), e infine una piana deltizia di fango e silt bioturbati (topset); 

    Fonte: appunti del dott. Gilberto Cerasuolo
  2. WAVE DOMINATED o DELTA CUSPIDATO --> forti correnti marine lungo costa smistano i sedimenti lungo riva con la stessa velocità con cui sono deposti dal fiume, dando luogo a cordoni e spiagge sabbiose con eventuali accumuli dunari (ridistribuzione sedimento lungo osta). Geometrie arcuate poco sporgenti alla linea di costa, e formazioni di pochi canali distributori; 

    Fonte: appunti del dott. Gilberto Cerasuolo
     
  3. TIDE DOMINATED o DELTA ESTUARINO --> I rami fluviali vengono invasi dall’acqua di mare ad opera delle maree. Quindi la linea di costa viene profondamente modificata e il sedimento viene distribuito in barre tidali subacquee sulla fronte deltizia, perpendicolari alla linea di costa. Si sviluppano estese piane tidali sulla piana deltizia con canali infossati. Se il regime mareale evolve verso regimi macrtotidali, il sistema diventa un estuario. 

     Fonte: appunti del dott. Gilberto Cerasuolo




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