domenica 6 gennaio 2013

Appunti di Sedimentologia - FACIES


Fonte: http://www.socgeol.it/116/283/news/sgi_news_n_9.html 06.01.2013 ore 09.19 

Occorre prima di tutto chiarire che il significato del termine FACIES non è univoco in quanto si può guardare sia ad una distinzione basata sull’ambiente deposizionale, sia ad osservazioni più oggettive. 
Esempi di definizione: 


  • GRESSLY, 1838 --> totalità delle variazioni laterali, sia litologiche che paleontologiche di una unità stratigrafica definita; 
  • MOORE, 1949 --> porzione arealmente ristretta di una certa unità stratigrafica che mostri caratteristiche significativamente simili da quella mostrata da altre porzioni della stessa unità; 

  • MATTHEUS, 1974 --> espressione sedimentologica di un ambiente deposizionale. Ma è troppo generica; 

  • WALKER, 1987 --> corpo roccioso caratterizzato da una particolare combinazione di litologie strutture fisiche e biologiche che mostra un aspetto differente dai corpi rocciosi presenti sopra, sotto e lateralmente; 

  • MUTTI, 1979 --> corpo sedimentario sviluppato tipicamente su spessori metrici e caratterizzato da attributi fisici che lo differenziano rispetto ai sedimenti che gli sono associati verticalmente e lateralmente. Si vede qui che si aggiunge il concetto di spessore (spessori metrici), in quanto si devono distinguere vari attributi fisici: 

    • Litologia e tessitura;  
    • Geometria e spessore degli strati; 
    • Strutture deposizionali interne; 
    • Strutture organiche (biofacies); 
    • Tendenze evolutive. 

Gli spessori delle facies possono comunque essere variabili ad esempio un livello centimetrico di shale rappresenta ina litofacies. 

Esempio: 

Si consideri un ambiente di spiaggia; qui si distinguono (dal più interno al più esterno): 


  • BACK-SHORE --> berma ordinaria e di tempesta; superficie N orizzontale (può comprendere anche le dune, prevalenza di sedimenti sabbiosi); 
  • FORESHORE --> battigia, superficie a debole inclinazione verso mare (prevalenza di sedimenti sabbiosi) --> è la battigia, la zona leggermente inclinata verso il mare, sempre con inclinazione < 15°. Prende il nome dalla tipica formazione dei forest; 
  • SHORE-FACE --> vi si trovano le barre lungo costa (prevalenza di sedimenti sabbiosi) --> è la zona al di sopra del limite massimo di profondità per le onde di tempesta. È caratterizzata da una pendenza più o meno regolare con barre sottomarine. A livello di strutture deposizionali riconosciamo stratificazioni incrociate a festoni o tabulare;  
  • ZONA DI TRANSIZIONE (prevalenza di sedimenti sabbiosi) --> transition zone, si riconoscono soprattutto strutture ad hummocky (concavo convesse), ossia strutture da tempesta; 
  • OFF-SHORE (prevalenza di sedimenti fini). 

Più ci si allontana verso il mare aperto, è più si perde il sedimento sabbioso a favore di silt e argilla. Possiamo definire pertanto la spiaggia come un ASSOCIAZIONE DI FACIES, ossia un corpo sedimentario formato da 2 o più facies geneticamente legate, ossia appartenenti ad uno stesso ambiente deposizionale. 

Più associazioni di facies danno un SISTEMA DEPOSIZIONALE, ossia un corpo sedimentario complesso generato dall’associazione di più ambienti deposizionale (ad es. sistema deltizio, fronte deltizio … ).

Le facies che apparteranno ad uno stesso ambiente deposizionale, o le associazioni di facies che faranno parte di un sistema deposizionale, risponderanno tutte alla legge di Walter (1982), secondo cui possono trovarsi sovrapposte in continuità i sedimentazione solo quelle facies che si depositano in ambienti contigui (quindi non si applica quando c’è unconformity). A loro volta queste facies si saranno depositate secondo un trend che potrà essere coarsennig o finnig (se si analizza la granulometria), oppure thinnig o thickening (se si guarda lo spessore). 

Spesso ad un trend tipo coarsening (quindi aumento della granulometria salendo nel deposito) si associa una tendenza di ispessimento degli strati (quindi thickening). 

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